Lui e Lei sono a fare colazione al loro bistrot preferito. (Lei sta leggendo). Lui: “Perché quella persona mi ha salutato?”.Lei: “Perché conosce me e quindi saluta anche te”.Lui: “Ma se tu stavi leggendo”.Lei: “E va beh, ha salutato te”.Lui: “Sì, ma io non la conosco”.Lei: “E qui si fa così, se non l’hai ancora capito dopo 18 anni che vivi in questo paese”.Lui (al primo passante sconosciuto): “Ciao”.
Lui e Lei si preparano per la visita all’ex Manicomio di Mombello. Lei (che da 15 giorni indossa solo infradito): “Che scarpe ci vorranno per la visita?”.Lui: “Io queste”.Lei: “Non tu, io”.Lui: “Scarpe da manicomio”.
Lui e Lei guardano una loro foto. Lei: “Come sono bellina con questo nuovo taglio”.Lui: “Anch’io”.
Lui e Lei a casa. Lei vede un ragnetto sul pavimento: “Attento c’è un ragnetto, potresti metterlo fuori? Non ucciderlo”.Lui: “Come lo porto fuori? Con che cosa?”.Lei: “Non so, una cartolina, qualcosa”.Lui: “Adesso mi faccio mandare una cartolina”.
Lui e Lei in macchina. Lei: “Ma tu stai bene con me perché non fai discorsi di grande contenuto culturale?”.Lui: “No, perché non ho alternativa”.
Lui e Lei conversano. Lei (che lamenta da tempo di avere la lingua impastata dopo aver bevuto acqua): “Oggi che non ho bevuto acqua da contenitori in acciaio sto bene”.Lui: “Strano, l’acciaio è un metallo che dovrebbe essere anallergico”.Lei: “Ma sai che io sono un po’ strana”.Lui: “Totalmente”.
Lui e Lei programmano una visita guidata all’ex Manicomio di Mombello. Lei: “Ecco, prenotato, andiamo al manicomio”.Lui: “Sai che novità”.
Lui e Lei davanti alla seconda birra. Lei: “Sei lento a bere”.Lui: “Sì, perché io non mi ubriaco”.
Lui e Lei all’aperitivo. Lei lo abbraccia e Lui lamenta dolori alla schiena.Lei: “Tu non fai ginnastica a sufficienza”.Lui: “Io la faccio a casa, sufficienza non so nemmeno dove sia”.
Lui e Lei in macchina. Lei: “Non ho mai capito perché da questa parte non ci sono i comandi per aprire i finestrini posteriori”.Lui: “Perché il passeggero non conta un caxxo”.